Orosei'
è un comune di 6.206 abitanti della provincia di Nuoro. Posta
lungo la costa orientale della Sardegna, a circa 2 Km dal mare (Marina
di Orosei). Centro di origine romana (Fanum Orisi). Di economia
essenzialmente agricola fino a qualche decennio fa, successivamente
ha avuto un grande crescita economica con il maggior sfruttamento
delle cave di marmo e del turismo balneare (Marina, Cala Liberotto
con le spiaggie di Sa Linnas Siccas, Cala Ginepro, Sa Mattanosa,Bidderosa).
A circa 2 km dalla costa, Orosei, è posizionato nella Valle
Del Cedrino formata appunto, dal fiume Cedrino. Con 15 km di costa,
è un misto tra immense spiaggie (Marina Di Orosei, Su Barone,Osala
[ al contrario di quanto si creda, la spiaggia si chiama Osala,
e non Osalla ] Cala Ginepro Sas Linnas Siccas, Sa Curcuricca) e
spioventi alture rocciose, da cui potersi tuffare (Cala Liberotto).
Per la suia posizione geografica, al Golfo è stato dato il nome
del paese. (Golfo Di Orosei).
Dalle ricerche effettuate dagli studiosi i primi documenti
scritti attestanti l’esistenza del paese di Orosei risalgono al
periodo compreso fra il 1100 e il 1200. Nel periodo pisano pare
che Orosei abbia vissuto le pagine più significative della sua storia
grazie alla presenza di un porto abbastanza efficiente gestito da
una colonia di mercanti pisani , diretti da un console mercatore,
che avevano una loro chiesa (Santa Maria del Mare) e numerosi beni.
In questo periodo diventa la sede principale della curia del Giudicato
di Gallura ed è dotato di un castello. Risalgono a quest’ epoca
la torre di Sant’Antonio, Sa Prejone Vezza, la Parrocchiale di San
Giacomo e di San Gavino. Nel 1449 questa zona fu acquistata da Salvatore
Guiso che si trasferì, dal castello di Pontes situato a Galtellì,
definitivamente a Orosei dando inizio alla costruzione dei famosi
palazzi signorili ancora oggi presenti a ben conservati nel centro
storico. La zona venne sottoposta a frequenti incursioni nemiche
che la saccheggiarono e la distrussero. L’ultima di queste sembra
risalire al 1806 quando un esercito di circa mille uomini cercò
di assalire il paese di Orosei sorprendendo i suoi abitanti nel
sonno. Grazie alla pronta reazione di un cittadino forte e coraggioso,
Tomaso Mojolu, che diede l’allarme gridando “ A morte i saraceni’’
gli abitanti uscirono dalle loro case armati e combatterono coraggiosamente
fino a quando i nemici non furono costretti a ritirarsi. Tomaso
Mojolu diventò un eroe popolare: il suo eroismo e quello della popolazione
fu riconosciuto dal re Vittorio Emanuele che ne decantò il coraggio
e l’audacia.